Visita al museo
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L'ominide
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La grotta
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Il museo di speleologia del Monte Gazzo, allestito sulla sommità del monte ( a m. 421 s.l.m.) nei locali del Santuario della Madonna della Misericordia, è stato inaugurato nel maggio del 1969 ed ha riscosso notevole successo, come documentato dal libro firme. Nel mese di settembre del 1998 il Museo è stato riproposto nell'attuale nuova sede, completamente rinnovato, anche nell'esposizione.
La presenza d'affioramento di dolomia norica costituisce l'intero corpo del monte e, forse, sin dal Medioevo, ha dato origine ad attività estrattive per l'arrostimento nei forni a cupola per la produzione di calce magra, tuttora presenti e ben conservati sui versanti occidentale ed orientale del Bric del Gazzo.
L' attuale esposizione all' interno del Museo segue criteri scientifico - didattici e coinvolge il visitatore anche nel contesto storico - ambientale che riassume una parte interessante della comunità di Sextum, antico borgo di pescatori, contadini ed abili fabbricanti d' imbarcazioni e raccoglie buona parte dell'attrezzatura utilizzata dagli albori della speleologia fino ai giorni nostri.
L'esposizione speleologica vanta una parete autentica in roccia, venuta alla luce durante i lavori di ristrutturazione del locale che ha consentito la costituzione di una grotta con applicazione di stalattiti e stalagmiti recuperate nelle caverne del Monte Gazzo. L'ambientazione con pipistrelli ed ominidi esercita una forte attrattiva per il coinvolgimento didattico delle scolaresche durante le visite.
Nel museo si possono ammirare i quadri votivi e le testimonianze di visitatori illustri, quali l'Imperatore di Germania e Re di Prussia Guglielmo II, recatosi in visita al Santuario con l'intera famiglia nell'anno 1879 e l'Imperatrice e Regina Elisabetta d'Austria e Ungheria il 29 marzo 1893.